di Enrico G. Belli
2011, pp. 401, € 25,00
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“L’universo è costruito su una pianta la cui
profonda simmetria è in qualche modo presente
nella struttura interiore del nostro intelletto” (
Paul Valéry)
PREMESSA
PROGRAMMATICA DELL’AUTORE
ENRICO G BELLI
IL CODICE SIMMETRICO E LA COSMO-ART
IL MITO, LA POESIA E IL SOGNO |
PERCORSI E STUDI SULLA BI-LOGICA.
LA CREAZIONE DELLA BELLEZZA SECONDA
CINPSY EDITION |
Il logos, come modello
strutturale della conoscenza umana, risponde a più logiche. Gli studi sulla
Bi-logica di questi ultimi decenni hanno evidenziato quanto la nostra
ermeneutica di base sia strutturata almeno su due logiche (direi due principali
codici interpretativi) quello a-simmetrico e quello simmetrico.
Con il Codice Simmetrico
definiamo quel modello di pensiero primitivo-inconscio, di cui sono formati
principalmente i sogni, le fantasiose elaborazioni poetiche, i miti, (ed anche
le allucinazioni di alcune forme psicotiche) che congiungono aree semantiche
apparentemente distanti e sembrano provenire da mondi lontani e sepolti, ma
sempre attivi nell’immaginario archetipico. Simmetrico, etimologicamente
vuol significare che unisce-combacia (un tutto con altri, ed una parte col
tutto), quindi non una simmetria geometrica ed architettonica statica, ma un
modello di funzionamento più dinamico che viaggia a velocità superiore alle
luce, col quale vengono abbattuti i principi di non contraddizione, quelli di
causalità e conseguentemente quelli spazio- temporali.
A differenza del
funzionamento a-simmetrico, di cui è basata la logica, tutto il pensiero
razionale della filosofia e della scienza, il codice simmetrico corrobora ed
influenza il logos, come e più di quanto nella concezione freudiana venisse
dimostrato che l’inconscio influenzasse il conscio, più di come l’inconscio
fosse speculare nel suo strutturarsi come un linguaggio, secondo la
concezione lacaniana, o quanto nel modello primitivo del bambino (M. Klein) le
fantasie inconsce provenissero da un mondo primario infantile ed intrauterino.
I poeti ( e gli artisti in
genere) sono coloro che più hanno dimostrato quanto il funzionamento del
pensiero simmetrico sia alla base di ogni costruzione artistica, il codice
principale per dare forme nuove al delirio ed al sogno, costruire un sentiero di
bellezza in cui gli opposti oltre che armonizzati tendano alla sintesi.(Coniunctio
oppositorum). Gli studi etno-antropologici e quelli sulla linguistica comparata,
nell’indagare il linguaggio mitico dei popoli, sembrano sempre più constatare
tracce del pensiero simmetrico nell’esplorazione dei miti e dei riti, non tanto
come individuazione di un modello primitivo a-scientifico (di un’ ermeneutica
arcaica), quanto piuttosto quella propria di un codice originario, di una vera e
propria logica primaria.
La stessa fisica quantistica,
nell’ultimo secolo del millennio, nel tentativo di comprendere i processi
primari della vita dell’universo ha evidenziato il principio di simmetria nelle
interazioni fondamentali delle particelle subatomiche. Lo stesso Albert Einstein
esplorò il principio di simmetria nella della sua teoria di campo unificata sui
quattro tipi di interazione( forte, debole, elettromagnetica e gravitazionale).
D’altronde se il codice
simmetrico risponde ad una logica diversa da il codice
a-simmetrico entrambi sono funzionali al logos ed alla physis, quindi
alla vita: sembra che il primo fallimento di una simmetria perfetta sia
all’origine del nostro universo, alla formazione delle galassie dopo l’ipotetico
big-bang di 14 miliardi di anni or sono, almeno così dicono i fisici. Questa
trattazione, ragionando per analogia e allegoria, per metafora e metonimia, come
si conviene a questo percorso che tenta di tracciare un sentiero che esplori,
alla luce della bi-logica, i nessi e le unioni tra il linguaggio
mitico a quello poetico, fino ai meccanismi del linguaggio onirico.
Proprio lo studio sul
sogno mi è da tempo più congeniale nel mio lavoro psicologico-analitico,
come prima lo erano il mito e la poesia durante i
miei iniziali studi letterari e filosofici, quindi questa ricerca tenta una
sintesi tra la mia prima esperienza letteraria e quella più propriamente
scientifica attuale.
Ignacio Matte Blanco,
dopo Freud, Jung, M.Klein, Lacan, è stato lo studioso che ha impostato una
ricerca approfondita sulla Bi-logica, dall’altro un percorso
apparentemente diverso sta tentando Antonio Mercurio, almeno negli
esiti della Cosmo-Art, non soltanto nell’impostazione
antropologico personalistico-esistenziale, ma anche e soprattutto per quei
nessi cercati ed esplorati della comparazioni tra le leggi della vita umana con
le leggi cosmiche. Questa cornice di riferimento (come sceglieva di
definire la teoria Matte Blanco) caratterizzerà la ricerca e la
trattazione specifica degli argomenti, senza la pretesa di inquadrare e
costruire un criterio scientifico esatto, in quanto consapevole, secondo la
lezione freudiana e quella di Popper, che ogni interpretazione dei fatti
osservati (ogni nuova ermeneutica) viene illustrata alla luce delle teorie
sottostanti. Ecco perché se sono confutabili i concetti fondamentali della
fisica, man mano che una nuova teoria avanza ed una nuova ermeneutica viene
impostata, a maggior ragione in un campo altamente friabile ( e soggetto a vari
criteri interpretativi) come quello del mito, della poesia e del sogno, è
ragionevole pensare di assumere un atteggiamento relativistico (non
assolutistico ed esaustivo), lasciando sempre aperta la libertà di confutare le
osservazioni raggiunte, partendo da altre ottiche ermeneutiche, per avviare una
seria riflessione epistemologica. Il riferimento alla Bi-logica di Matte
Blanco, che parte dal lavoro sull’inconscio e sul sogno di Freud, sarà una
delle linee guida (cornice di riferimento) quantomeno per la parte
psicologica, unitamente ad altre come quelle storico-letterarie,
etno-antropologiche e socio-archeologiche, senza le quali risulterebbe
improponibile un discorso sul mito e la poesia.
Non ultima, la visione
sophianalitica di base del pensiero di Antonio Mercurio, proprio per
l’impostazione della Cosmo-Art, con alla base un taglio
ermeneutico nuovo sul mito di Ulisse rappresenta un campo
interpretativo di alto valore cognitivo (etico ed estetico), anch’esso frutto
della sintesi delle quattro forze portanti della cultura umana( Filosofia,
Religione, Arte, Scienza), in cui l’agire del Codice Simmetrico viene impiegato
in un lavoro di sintesi col Codice a-Simmetrico, attraverso la congiunzione del
mito con la poesia ed il sogno, nel tentativo di creare una bellezza nuova:
la bellezza seconda.: mito fondatore, elemento di riferimento per
eccellenza, generatore di forme e norme corali, che può divenire il cemento
delle comunità politiche e dei processi cognitivi e socio-culturali.
Agosto 2007-08-10
Direzione Editoriale CINPSY NEWS
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