CINPSY EDITION

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Un libro per conoscersi e conoscere le leggi della vita.....  
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ricerche

 

RICERCA SU TEMATICHE ECOLOGICHE

E SULLA DIFESA DEI DIRITTI UMANI DEI POPOLI TRIBALI

Forum di discussione e scambio d' esperienze

1. L'AMAZZONIA

E' il più vasto ecosistema del pianeta che rischia di scomparire ed essere distrutto dal fagocitante ed indiscriminato sfruttamento delle risorse ambientali.

Gli stati confinanti, con le loro politiche di sviluppo, praticano la deforestazione cercando di sfruttare il suolo per attivare sia l'agricoltura che l'allevamento di bestiame, oltre che per sfruttare ipotetiche risorse minerarie.

La maggior parte delle terre amazzoniche sono improduttive per agricoltura ed allevamenti e l'unico risultato che si ottiene spesso, con la deforestazione, è l'avvio di un processo di desertificazione.

Da «ALPA SHUNGOLOMA-A SUD OVEST DELLA BELLEZZA SECONDA »

pp.164-166.

(...) Con Joanna iniziammo un discorso sulla difesa della natura e di come questa immensa foresta fosse di formazione abbastanza recente. Non eravamo molto lontano dalla roccaforte naturale, situata sulle colline preandine nei pressi del Rio Coca, ( 300 m. sul livello del mare) distante dal delta del Rio delle Amazzoni sull'Atlantico all'incirca 6000 km. Un tempo questa immensa foresta pluviale era un mare, un bacino mediterraneo che nell'«Era Precambrica» era situato e contenuto dagli altipiani della Guayana e del Brasile Occidentale.

Fu proprio la compressione ad occidente  di questi due scudi, geologicamente fatta risalire a circa 70 milioni di anni, che produsse l'innalzamento della muraglia andina, all'inizio dell'«Era Terziaria». Fu questo processo a dare inizio alla formazione della conca amazzonica: con il trasporto dei sedimenti, che dalla Ande i corsi d'acqua incominciarono a trasportare nel loro fluire, si creò un bacino mediterraneo d'acqua dolce e quest'opera di sedimentazione durò per tutta l'Era Terziaria. A cominciare dal «Pleistocene», periodo più remoto dell'«Era Quaternaria», coincidente con le quattro glaciazioni europee (Gunz, Mindel, Riss e Wurm), la barriera occidentale di questo mare d'acqua dolce iniziò a rompersi e le sue acque a defluire nell'Atlantico; quest'ultimo processo portò alla formazione della Conca Amazzonica nella sua formazione attuale. Furono gli innumerevoli corsi d'acqua, che dalle catene andine continuarono a trasportare materiale detritico ed organico, a modellare la pianura. La velocità delle acque, che varia dai quattro ai tre Km ad ora, sta continuando a mantenere questo ecosistema abbastanza fragile, nonostante l'apparente fertilità del suolo. Dalle stime dei naturalisti sembra che l' 85% dei suoli amazzonici siano formati da vecchi sedimenti semilaterizi, improduttivi e carenti di nitrogeno (azoto), fosforo, potassio ed estremamente poveri di calcio. Altre zone sembrano siano ricche di alluminio e ferro, comunque terre abbastanza improduttive per l'agricoltura. La maggioranza dei fiumi amazzonici mantengono un alto indice di acidità improduttiva e la quantità di materiale organico e minerale che trasportano è minima. Soltanto in prossimità di alcune lagune, originate dal variare degli alvei e dalle inondazioni cicliche delle terre basse, è possibile trovare suoli un po' più fertili con un discreto numero di minerali: dalle stime naturalistiche questi suoli sono unicamente il 12%. (...) Le nebbie diradate aprivano lo sguardo nella selva, lasciammo quell'avamposto recente dei Salesiani, discretamente coltivato con qualche albero da frutto. Dopo il bivacco ed un breve riposo riprendemmo a solcare il Napo: le sue acque larghe ed abbastanza limpide indicavano ch'eravamo nei pressi della laguna di «Limoncocha». Il verde della selva si rifletteva sulla superfice lagunare a creare quell'effetto verde-azzurro, rotto da alcuni tratti argillosi e giallognoli, dove brulicavano molte specie di animali, in particolare le acque erano popolate da «caimani» e «piranhas». Trovammo degli alloggiamenti attrezzati sufficientemente su basse colline che circondano la laguna. La buona fertilità del suolo aveva reso possibile alcuni coltivazioni ( banane, caffé, cacao, manioca, ananas...). Il giardino era curato con aiuole di canne fiorite in mezzo ai banani; un discreto numero di «indios» si prodigavano nelle varie mansioni. Un ruscello scendeva tra le basse colline, la zona degli alloggiamenti era collegata da un ponte pensile, di corde e tavole, alla collinetta vicino dove si trovava dislocato il "Distacamento Militar Limoncocha de la 19 B.- 5 Napo". Non riuscii a comprendere il motto del presidio militare. "Solo venciendote venceras" (Soltanto vincendoti vincerai), suppongo rivolto agli sforzi e all'abnegazione del soldato per incitarne l'impegno. Forse per una mia pregiudiziale proiezione lo vidi rivolto alle «selva», con una certa ironia. L'uomo che cerca di vincere se stesso, nel tentativo di sottomettere la Natura, spesso viene vinto: è la Natura che si ribella con tutte la sue forze. Fino a quando noi umani resteremo preda di questa pretesa di dominio, che deturpa la «Bellezza Prima», (quella della Natura) e non permette la costruzione della «Bellezza Seconda» (quella che potrebbe essere raggiunta dall'Uomo se vivesse con più armonia e rispetto delle leggi naturali) ?

L'Io Fetale dell'uomo è il vero «baby killer» dell'Utero Terrestre! Ripensavo alle parole del maestro «Antonio Mercurio» e alle sue lezioni di Antropologia, presso la Sophia University of Rome. Antonio pensa che la Terra sia l'unico utero possibile di questo nostro Universo. Alle mie osservazioni, di analisi probabilistica rispetto ad altre galassie, ad altri sistemi planetari, risponde sempre paziente che lui ragiona secondo il Principio Cosmoantropico. Nel ricordargli che ai tempi di Colombo molti continuavano a credere che la Terra fosse piatta e che gli avversari di Galileo si rifiutavano di guardare nel cannocchiale per non osservare la rotondità degli astri, lui risponde che tutto ciò può essere vero e che non esiste solo questo Universo ma Altri in cui la Vita potrebbe essere possibile. (...)".

 

Continua....

 

 

 

 

 

 
 
 
 
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