COLLANA SOPHIA-ART
POESIE E TEATRO
in dialetto pedacese
(2006),150 pagine, formato 16x22
cm., €. 15,00
"Si dice, a ragione, che nel dialetto sia racchiusa
l'anima vera di una comunità. Nelle credenze popolari, negli idiomi
speciali, nelle espressioni e nei suoni tipici è nascosta tutta la potenza
dei sentimenti comuni, della memoria, della stessa storia di gente che negli
anni ha condiviso vicende e spazi di territorio... Ecco il libro di Antonio
Martire, personalità eclettica, grande studioso di tradizione e cultura,
(...) Alla parlata di Pedace Martire ridà tutta la dignità appannata
dall'uso quotidiano(...), per questo tale opera è preziosa, perché conserva
e valorizza un modo di parlare e poi perché fa della poesia e del teatro,
dell'arte insomma, vita vissuta..."
(Dalla Presentazione, di Mario Oliverio,
Presidente della Provincia di Cosenza
"...Ecco, le poesie di Antonio Martire fanno
pensare a quei muri a secco di pietra che un po' in tutti i paesi calabresi
sembrano insistite sottolineature di un secolare destino di indigenza: muri
a prima vista scostanti, fragili nella loro arida precarietà, formalmente
irrilevanti nella loro semplicistica essenzialità. Ma se si hanno gli occhi
buoni per guardare come vanno guardati e la mente e l'animo disponibile per
accettarli come debbono essere accettati, allora rivelano tutto il loro
nascosto fascino, la loro antica solidità, la loro sostanziale bellezza..."
( Da Commento critico, E se fosse guerriglia, di
Giulio Palange)
"...Pedace funge così da contesto ambientale alla
commedia ed è presente anche col suo dialetto a cui l'autore attinge a
pienamente, facendo parlare i suoi personaggi con un linguaggio semplice,
mirato, reso efficace e colorito dal ricorso a eloquenti proverbi, a motti
vivaci e a modi di dire sagaci che palesano l'attaccamento pervicace alla
civiltà contadina e al suo tesoro esperienziale e valoriale...
(Commento critico alla commedia " A vijielia 'e
Natale"di Erminia Barca)
"...L' elemento centrale del teatro di Tonino Martire è
l'orgogliosa rivendicazione dell'autenticità di un mondo che
nella sua semplicità e pur segnato da sacrifici e stenti possedeva una forza
immensa di un calore umano e un cuore aperto alla speranza e al perdono... Il
teatro di Tonino Martire. costituito da gente comune per lo più, di azioni
quotidiane, tende alla conservazione di un mondo che ormai sta scomparendo,
ma che eleva ad un'ottica di una cosciente protesta politica. Certo non
manca la denuncia sociale, politica , ma a Tonino Martire interessa
soprattutto difendere e conservare quel mondo perché non si rassegna
all'idea che un popolo perda la memoria del suo passato, che le nuove
generazioni crescano senza avere conoscenza degli uomini, delle opere e dei
giorni che hanno segnato il tempo della nostra comunità."
(Da Commento critico, Arte e vita nel teatro di Tonino
Martire, di Giovanni Curcio)
|