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IL MIO PAESE – LA MIA GENTE
Di Giuseppe
Leonetti Micera
Giuseppe Leonetti
Micera completa con questo volume (postumo) la trilogia del
Il mio paese e
la mia gente, che può essere definito poema di un’epica esistenziale.
Il ripercorrere sul filo della memoria l’Odissea (sui generis) di un
piccolo gruppo etnico, specificamente la storia di più generazioni di persone
d’un piccolo borgo della presila cosentina (il comune di Serra Pedace), è un’epica
esistenziale che racconta non grandi imprese di conquiste e guerre, ma la
gioiosa e sofferta vita di una coralità di persone: uno squarcio di socialità di
un paese nel sud dell’ Italia tra speranze e sogni infranti, potenzialità
espresse e realizzazioni raggiunte.
E’ nella voluttà di ricordi il poeta ritrova la forza vitale a recuperare
il rapporto con una realtà passata che non ha potuto superare una condizione di
provvisorietà e durare, con chi non c’è più, o con coloro che (emigrati) vivono
altrove ( a volte in altri continenti), persi nella nostalgia del possibile
ritorno al borgo nativo. La forma, semplice e scorrevole con notevoli tocchi di
liricità, è una scelta per rendere comprensibile il racconto in versi, quasi ad
indicare a tutti come la poesia sia il solo mezzo fecondo per tracciare un
sentiero d’immortalità, quando la purezza del sentimento del poeta
–attraversando le morti ed il dolore delle perdite- riesce a togliere dall’oblio
del tempo i dispersi nella lotta per la vita. Ed il poeta diviene così un
Omero, educato ed affettuoso di un gruppo (la mia gente), i
personaggi che si susseguono sul palcoscenico della memoria (il mio paese)
sono presentati nelle loro caratteristiche vitali più autentiche ed innocenti
(anche i difetti sono amorevolmente accettati) . artisti e operai, artigiani e
contadini, allevatori e impiegati, tagliaboschi e massari, tutti trovano spazio
e voce nei vivificanti ricordi. (…)
Enrico G.
Belli, direttore scientifico-culturale del Cinpsy Edition.
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